Global G.A.P. è un’organizzazione riconosciuta a livello internazionale che ha definito i requisiti per l’applicazione delle Buone Pratiche Agricole nei principali comparti del settore primario (GAP- Good Agricultural Practice). Questa certificazione è nata a seguito dell’iniziativa di alcuni rappresentanti della Distribuzione Organizzata e gruppi di produttori europei.
G.R.A.S.P. è l’abbreviazione di “GLOBAL G.A.P. Risk Assessment on Social Practices” (Controllo dei Rischi nelle Pratiche Sociali): è un modulo aggiuntivo dello Standard GLOBAL G.A.P focalizzato alla valutazione degli aspetti sociali connessi alle attività dei lavoratori in agricoltura, utilizzato in pratica per valutare il rischio di cattive pratiche sociali nel settore.
Lo standard Global G.A.P. prevede due tipologie di certificazione in funzione della complessità dell’azienda richiedente:
Opzione 1 – singolo produttore
Opzione 2 – gruppo di produttori (ad esempio cooperative, organizzazioni di produttori, etc).
In caso di certificazione in Opzione 2, il capogruppo deve implementare un Sistema di Gestione della Qualità (QMS) al fine di gestire e garantire un controllo di tutte le Aziende, sia a livello documentale che a livello gestionale.
Il modulo GRASP, invece, è concentrato su alcuni argomenti chiave, quali:
- rappresentanza dei lavoratori
- diritti legali ed accesso alle leggi nazionali sul diritto del lavoro
- presenza di documentazione scritta, rappresentata da contratti, buste paga e definizione dei salari
- diritti dei minori
- ore di lavoro (sulla base dei contratti nazionali)
Ciascun produttore certificato secondo lo standard GLOBAL G.A.P. può richiedere una valutazione GRASP: non può però essere un modulo autonomo, ma si basa e completa il capitolo relativo alla salute e alla sicurezza dei lavoratori all’interno dello standard GLOBAL GAP.
Il nostro intervento prevede:
definizione delle procedure e moduli di registrazione
- definizione istruzioni di lavoro
- formazione interna
- implementazione requisiti GLOBAL.G.A.P. e GRASP
- supporto con l’ente di certificazione